IL MESTIERE DELLA RECITAZIONE
Corso di studio per attori
a cura di Massimiliano Civica
C’è confusione intorno all’arte dell’attore. Sembra che tutto si riduca a due
concetti tanto diffusi quanto generici: “sensibilità” ed “energia”. Non c’è niente di male nel dire che un attore debba avere sensibilità ed energia, ma questo non aiuta a circoscrivere il suo campo d’azione ed ad individuare gli strumenti specifici del suo lavoro: anche il musicista, il danzatore o il pittore debbono possedere sensibilità ed energia. Tutto ciò genera in molti attori la sensazione frustrante di procedere alla cieca, senza avere una “bussola” su cui orientare tecnicamente il proprio lavoro.
Attraverso improvvisazioni, esercizi e giochi, i partecipanti prenderanno coscienza del proprio personale e unico strumento e del modo in cui questo giustifica, incarna e fa “accadere” l’evento del teatro. L’attore è sia strumento che strumentista, è insieme il creatore e il materiale stesso della propria creazione. Il laboratorio porrà l’attenzione sugli strumenti fondamentali dell’arte dell’attore: il proprio corpo, la propria voce, lo spazio fisico in cui si agisce e la capacità “schizofrenica” di guardarsi da fuori per sorvegliare l’efficacia e la coerenza del proprio racconto scenico. Ogni vero attore è per forza di cose anche un autore. Durante le 5 settimane del corso verranno studiati, prima separatamente e poi nella loro interconnessione, gli aspetti fondamentali della tecnica individuale degli attori:
A) Utilizzo scenico della propria voce naturale:
Ogni partecipante verrà aiutato ad individuare ed “accettare” la propria voce naturale, quella “marca d’identità” che rende unico ognuno di noi. Si lavorerà sulla recitazione in versi di varie poesie italiane, per far sviluppare agli allievi la capacità di utilizzare “liberamente” la propria voce e il proprio respiro anche nella gabbia formale della lettura metrica. Attraverso la lettura in coro di un testo i partecipanti impareranno poi a distinguere il parametro del volume e quello della proiezione, e ad usare spazialmente la propria voce come uno strumento per “arrivare” agli spettatori.
B) Utilizzo del proprio corpo nello spazio scenico:
Attraverso improvvisazioni guidate e la composizione di brevi scene mute i partecipanti impareranno a percepire e a leggere, “dal punto di vista del
pubblico”, le linee di forza drammaturgiche che si generano tra gli attori in base al semplice posizionamento del loro corpo nello spazio scenico ed alla direzione dei loro sguardi. Per un attore lo spazio è uno strumento fondamentale per costruire quella drammaturgia dei desideri che è la base per l’interpretazione dei personaggi teatrali.
C) Costruzione di un personaggio teatrale:
I partecipanti lavoreranno a coppie su Il bosco di David Mamet. Attraverso lo studio e la messa in scena di questo copione, si scoprirà che un attore non deve “dire” un testo, ma “agire” scenicamente i desideri che sono sottesi alle parole dei personaggi. Il personaggio teatrale non parla mai per dare
informazioni su se stesso o per comunicare qualcosa, parla perché vuole ottenere qualcosa dagli altri. E’ importante che un attore capisca che ciò che
dice il suo personaggio sono “parole in azione”, o meglio, “parole che agiscono” per ottenere ciò che il personaggio desidera: amore, rispetto, potere, gloria, sottomissione degli altri alla sua volontà. L’attore può rendere vivo un personaggio a patto di farsene carico attraverso le specificità ed unicità del proprio strumento: si crea un personaggio solo con l’adesione totale al proprio corpo, alla propria voce, alla propria capacità di comprendere e rendere scenicamente leggibili i suoi desideri. Il lavoro su Il bosco di Mamet sarà l’occasione per riunire insieme tutti gli aspetti del mestiere della recitazione analizzati separatamente durante il corso e per verificare che i partecipanti abbiano iniziato a fare del proprio corpo, della propria voce e della propria personalità gli strumenti e la “bussola” del loro mestiere di attori.
FREQUENZA E COSTI
Propedeutico: 9-10 Dicembre 2013
4 giorni per 5 mesi
Date:
13-16 Gennaio 2014;
24-27 Febbraio 2014;
24-27 Marzo 2014;
7-10 Aprile 2014;
5-8 Maggio 2014;
Orario:
Dalle 10:00 alle 13:00 e
dalle 14:00 alle 16:00
Max 20 persone
Min 15 persone
PREZZO
Prima del propedeutico 500 € con un minimo di 15 iscritti
dopo il propedeutico 600 €
Iscrizioni aperte
dalla conferenza stampa (16 ottobre 2013) alle date del propedeutico
Termine iscrizioni dopo il propedeutico: 30 Dicembre
CURRICULUM VITAE/MASSIMILIANO CIVICA
Reatino, classe 1974, dopo una Laurea in Storia del Teatro alla Facoltà di Lettera
dell'Università La Sapienza, Civica svolge un percorso formativo composito che passa dal teatro di ricerca (seminari in Danimarca presso l’Odin Teatret di Eugenio Barba) alla scuola della tradizione italiana (si diploma in Regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico) per poi compiere un apprendistato artigianale presso il Teatro della Tosse di Genova (a contatto con il magistero di Emanuele Luzzati e il sapere scenico di Tonino Conte). I suoi primi spettacoli (Andromaca, Grand Guignol, La Parigina, Farsa) sono ospitati nei più importanti teatri e festival italiani.
Nel 2007 vince il Premio Lo Straniero (assegnato dall’omonima rivista diretta da Goffredo Fofi) e il Premio Hystrio-Associazione Nazionale Critici Teatrali per l’insieme della sua attività teatrale. Sempre nel 2007, a soli 33 anni, diventa Direttore Artistico del Teatro della Tosse di Genova, dando vita al progetto triennale Facciamo Insieme Teatro, che vince il Premio ETI Nuove Creatività. Nel 2008 per lo spettacolo Il Mercante di Venezia, prodotto dalla Fondazione Teatro Due di Parma, vince il Premio UBU per la miglior regia. Nel 2009 gli viene assegnato il Premio Vittorio Mezzogiorno. Nel 2010 dirige Un sogno nella notte dell'estate di Shakespeare, prodotto dal Teatro Stabile dell'Umbria e dal Romaeuropa Festival. Nel 2011 dirige Attraverso il furore di Armando Pirozzi, che debutta al Festival Inequilibrio di Castiglioncello. Nel 2012 dirige Soprattutto l’anguria di Armando Pirozzi, in corealizzazione col Teatro di Roma e in collaborazione con il Romaeuropa Festival. Come studioso ha collaborato con la cattedra di Metodologia della Critica dello
Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma, e, nel biennio 2007-2009, ha tenuto la cattedra di Regia presso l’Accademia di Belle Arti di Genova. Nel 2013 ha tenuto un corso di alta specializzazione in recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’amico di Roma.
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