30|31 ottobre 1|2|3 novembre
IL DOLORE: DIARI DELLA GUERRA
tratto da
Il Dolore e Quaderni della guerra e altri testi di MARGUERITE DURAS
L’istruttoria di PETER WEISS
con Elena Arvigo
regia Elena Arvigo
regista collaboratrice Virginia Franchi
assistente alla regia Tullia Attinà
disegno luci Paolo Meglio
foto Manuela Giusto
produzione SantaRita Teatro & Teatro OUT OFF
Pagine di straziante intimità in bilico tra poesia e memoria, tra bisogno privato e testimonianza.
Il Dolore, il diario biografico che la scrittrice francese Marguerite Duras, con la sua arte vissuta tra la guerra e la tragica pagina storica del nazismo, scrisse a Parigi quando aspettava il ritorno di suo marito Robert Antelme deportato a Dachau.
Un diario (forse) autobiografico, pubblicato dopo 40 anni, che racconta gli ultimi giorni di guerra nell’Aprile del 1945, dove testimonianza storica e resoconto emotivo dell’attesa si fondono nella penna inconfondibile della Duras, in grado di descrivere con il suo stile particolare ed estremo coraggio la profondità dei suoi stati d’animo.
È la storia della guerra delle donne che inermi attendono, attanagliate da un dolore individuale che diventa universale.
ORARIO SPETTACOLI
Dal martedì al sabato ore 20.30
Domenica ore 17.30
NOTE DI REGIA
Attraverso l’approfondimento delle fonti e delle circostanze storiche legate a Il Dolore, Quaderni della guerra e altri testi di Marguerite Duras e L’Istruttoria di Peter Weiss, abbiamo sentito la necessità di indagare il particolare momento storico legato alla fine della seconda guerra mondiale e le sue convulsioni finali nella primavera del 1945.
Si può stimare che circa 2,3 milioni di uomini, donne e bambini furono portati nei campi di concentramento tra il 1933 e il 1945; la maggior parte di loro, oltre 1,7 milioni, vi perse la vita. A oltre ottant’anni dalla fondazione di Dachau si sente ancora forte la necessità di comprendere le circostanze che hanno permesso che tutto ciò avvenisse, mettere in luce i meccanismi su cui si è basato il nazi-fascismo che, come scrive Robert Antelme (marito di Marguerite Duras, sopravvissuto a Dachau e protagonista del racconto Il Dolore) in La Specie Umana: «non fu ideologia folle ma fu un regime razionale».
La necessità di comprendere meglio ci ha portato a voler integrare il testo con passaggi dei quaderni della guerra e con alcuni punti de L’Istruttoria di Peter Weiss.
La Specie Umana è, insieme a La Tregua di Primo Levi rimane una delle testimonianze più alte della letteratura sui campi di sterminio.