3-6 aprile 2025

APPUNTI PER IL FUTURO

Elena Arvigo interprete sensibile e intensa ,attenta indagatrice dell’animo femminile recentemente insignita come miglior interprete di monologo presenta il nuovo spettacolo tratto da “La guerra non ha un volto di donna ” di Svetlana Aleksievich (premio Nobel per la letteratura 2015) e da alcuni testi di Simone Weil. Al centro nuovamente la figura femminile come protagonista e testimone.

L’argomento di “La guerra non ha un volto di donna “ non è la guerra , ma la persona nella guerra . “Non scrivo una storia della guerra , ma una storia dei sentimenti . Sono uno storico dell’anima “ scrive la Aaleksievich . Attraverso il racconto dei sentimenti e lo sguardo di queste donne testimoni e scrittrici, in un’ideale staffetta per coltivare la necessità della memoria. Il racconto di queste voci si concentra sulla dimensione umana Al centro dello spettacolo ci sono le persone. La Grande Storia è raccontata attraverso le piccole storie delle persone che l’hanno subita, le loro emozioni, i loro sentimenti, i loro drammi. Vite interrotte di uomini, donne e bambini drasticamente mutate, quotidianità stravolta e distrutta. “Appunti per il Futuro ” fa parte di un progetto sulle donne e la guerra dal significativo titolo “Le Imperdonabili”: una serie di studi iniziato da Elena Arvigo nel 2013 su figure di donne, testimoni scomode mitiche e reali, legate dal filo rosso della guerra, donne imperdonabili perché testimoni scomode della realtà che le circonda. L’atto giornalistico e l’atto poetico diventano così simbolo e testimonianza di una resistenza prima di tutto, del pensiero.

Degli spettacoli nati nell’ ambito di tale progetto fanno parte : «Donna non rieducabile» di Stefano Massini, memorandum immaginario ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja, nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani , i “Diari della Guerra” dal “Il Dolore “ e dai “Quaderni della Guerra” di Marguerite Duras : due testi di straziante intimità al confine tra la poesia e la memoria in cui la Duras racconta la guerra e l’attesa delle donne e “La Metafisica della Bellezza, lettere dalle case chiuse “ in cui si è cercato di mettere a fuoco la storia reale delle ragazze delle “case chiuse” chiuse per sempre nel 1958 grazie all’impegno e alla tenacia proprio di una donna, Lina Merlin, altra
testimone scomoda e imperdonabile .

APPUNTI PER IL FUTURO

da La guerra non ha un volto di donna di Svetlana Aleksievich, Il Libro del potere e La prima radice di Simon Weil e altri testi in via di definizione

di e con Elena Arvigo

una produzione Compagnia Elena Arvigo // Santarita&Jack Teatro con Teatro Out Off

 

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