DICONO DI NOI
“Tre decenni di sperimentazione in cui il teatro ha accolto i “folli voli” di tanti giovani autori e registi italiani – qui hanno mosso i primi passi anche Marco Paolini, Luca Zingaretti, Margherita Buy, Sergio Rubini – sfoderando un’incessante capacità di rinnovamento”.
“Il folle volo, trent’anni di Teatro Argot. Un traguardo importante per il minuscolo teatro di Trastevere, ultimo erede delle “cantine” romane, che ora guarda al futuro.
Con un passaggio di testimone alla direzione e con raddoppiata energia”.
“La storia dell’Argot è una storia di emozioni, di scoperte, di imprinting e di scelte (e ricordi) di nuova sensibilità. Dunque non m’è possibile tirare le somme ma m’è facile ricostituire flash, tratteggiare episodi emblematici, soffermarmi su sintomi che erano nell’aria, che si respiravano tra quelle mura trasteverine sempre gremite, chiacchierate, ambite.”
“Uno spazio che negli anni ha dimostrato la sua forza e la sua capacità di diventare un punto di riferimento, o meglio una casa, non solo per chi lavora all’Argot, da tempo anche centro di produzione, ma anche per gli attori, i registi della scena italiana contemporanea e per il pubblico, ormai affezionato a quel teatro che si affaccia su piazza San Cosimato a Trastevere”.
“L’Argot è poco più di una stanza a pianterreno, nel cuore di Trastevere. Là e nel portone accanto ho visto i due spettacoli – come definirli, d’avanguardia?… più belli e commoventi degli ultimi dieci anni.”