21 maggio ore 20:30 –
22 maggio ore 17:00
Uccelli di Passo – Collettivo BEstand
Progetto finalista del premio Dante Cappelletti 2021, Uccelli di Passo è una scrittura scenica che indaga l’immaginario esploso nelle nostre infanzie e i riti d’iniziazione alla vita adulta, in cui la crescita è un trauma e il principio di realtà è il mostro che ci divora. La drammaturgia parte dalle suggestioni del Peter Pan di J.M Barrie e le sviluppa tramite un lavoro di autofiction che coinvolge gli attori. Con loro entriamo in un mondo-isola in cui il tempo ha natura granulare, come ipotizza la fisica quantistica: passato presente futuro coesistono e si sovrappongono, tutte le possibilità racchiuse in un unico istante.
Un gioco di castelli di sabbia che cadono con il cambiare dei codici. Un’operazione che vuole mettere in luce il potenziale utopico dell’immaginazione e l’ambiguità dell’immaginario che ci domina. La struttura del testo è divisa in due parti, quindi due ambienti principali: una laguna da fiaba sullo sfondo di un tramonto perenne dell’equinozio d’autunno; una notte spettrale e cinerea su cui incombe l’albero maestro d’una nave pirata che sta per crollare. Nel mezzo, un trauma che innesca una trasformazione nella scena e nei personaggi. Il tempo dei due atti è sospeso, un istante compresso della vita di quattro ragazzini di oggi che vivono in una periferia occidentale. I due atti sono il dritto e il rovescio di quell’istante.
GALLERIA
Il tempo, appunto, è il tema costitutivo che informa la struttura di quest’opera: tempo come sincronia, accadimento non diacronico, coesistenza di passato presente futuro. O anche la dialettica tra oblio e memoria – la tendenza a rimuovere la Storia per costruirsi una propria storia fa di Peter uno specchio dei ragazzi di oggi, e non solo dei ragazzi. A partire da queste premesse, con gli attori approfondiremo il rapporto tra immaginario collettivo, esperienza individuale e immaginazione, e attraverso un lavoro sul corpo esploreremo le differenze tra tempo percepito e tempo condiviso. Nella prima fase di lavoro abbiamo chiesto agli attori di fornire del materiale biografico legato alla propria infanzia e adolescenza (fotografie, video, memorie, testimonianze, reperti) per rielaborarlo in sala attraverso proposte mirate, mai autoreferenziali, che man mano integriamo nella struttura drammaturgica. L’obiettivo non è definire i personaggi sugli attori, ma usare l’esperienza viva per lavorare con l’autofiction – costruire una biografia realistica collettiva, per quanto fittizia. L’autofiction sarà inoltre un elemento strutturale, ovvero farà da reagente per l’irruzione del principio di realtà: il paradiso inventato è minato dalle progressive aperture verso frammenti di vita reale che emergono come rimossi.
AVVISO AI SOCI
Come da normativa vigente l’accesso al teatro è consentito solo con l’utilizzo di mascherina di tipo FFP2 per proteggere le vie respiratorie (naso e bocca) per tutta la durata di permanenza nei locali del Teatro.
Per partecipare alle attività culturali di Argot Studio è necessario effettuare il tesseramento gratuito su https://www.teatroargotstudio.com/tesseramento o presso il botteghino prima dello spettacolo.
ORARIO SPETTACOLO
21 maggio ore 20:30 – 22 maggio ore 17:00